Plurilinguismo e multilinguismo: quante persone parlano più di una lingua?

Quando si parla di plurilinguismo e multilinguismo? E quante persone parlano più di una lingua? Partiamo da quest’ultima domanda. Molte persone se la pongono, ed è difficile dare una risposta chiara e, dato che non esiste alcun censimento mondiale, possiamo solo provare a indovinare. Partendo dalle basi, che termine si utilizza per indicare l’abilità di usare più lingue? La maggior parte delle persone usa il termine bilinguismo per riferirsi all’abilità di parlare due lingue, e plurilinguismo alla capacità di parlare 3 o più lingue.

Anche se alcuni esperti demografici dichiarano che oltre metà della popolazione umana è bilingue, altri dibattono sul significato primario di bilinguismo.

Cosa si intende con bilinguismo?

Comunemente con bilinguismo si vuole indicare l’abilità di saper comunicare facendosi comprendere in due lingue. Tuttavia i dizionari definiscono “bilingue” una persona capace di parlare due lingue in modo corretto. Se le due definizioni implicano entrambe la capacità di parlare due lingue, c’è una differenza marcata tra le due. Se crediamo che metà popolazione parli almeno un’altra lingua oltre alla propria lingua madre, il numero di persone bilingue è arduo da determinare. In ogni caso, i vantaggi del bilinguismo sono riconosciuti da molteplici Paesi che hanno preso provvedimenti affinché i propri cittadini siano istruiti e preparati per il mercato del lavoro su scala internazionale.

Quante persone bilingue ci sono nel mondo?

Quindi, qual è la percentuale di persone bilingue nel mondo? Anche se ora molti Stati richiedono lo studio di una seconda lingua già dai primi anni di istruzione, sono in molti a non etichettarsi come bilingue, ma come Paesi multilingue. Con l’aumento della migrazione su scala mondiale, data dalla crescita tecnologica, economica, gli scambi di studio, e le migliori opportunità, molti Paesi hanno registrato un incremento dell’immigrazione e di conseguenza accolgono molteplici lingue all’interno dei propri confini, anche se un gran numero di cittadini non parla più di una lingua.

I Paesi multilingue

Secondo uno studio condotto dal Forum Economico Mondiale nel 2017, solo 34 Paesi hanno più di una lingua ufficiale, mentre due Paesi, Stati Uniti e Messico, non dichiarano di possedere alcuna lingua ufficiale. Dall’altro lato, la Bolivia è il paese con più lingue ufficiali al mondo, per l’esattezza parliamo di 38 lingue. E di queste lingue, la maggioranza sono di origine indigena, e anche se alcune sono ormai estinte, sono ancora riconosciute.

Pensi che siano tante? Ci sono molti paesi che hanno più idiomi della Bolivia, la nazione con più lingue ufficiali, però queste non sono ufficiali, ma solo riconosciute. La Papua Nuova Guinea, stato tribale nel sud-ovest dell’Oceano Pacifico, dichiara di avere 840 lingue attive nel proprio territorio. L’arcipelago indonesiano nel sud-est asiatico, invece, ospita 707 lingue vive. Mentre la Nigeria, che afferma di avere 517 lingue, dichiara solo l’inglese come lingua ufficiale, che è rimasta tale dal periodo coloniale, terminato nel 1960.

E l’inglese? Per i madrelingua della lingua inglese viene comunemente dato per scontato che bilingue sia l’accoppiata inglese + un’altra lingua. Ma se prendiamo in considerazione l’enorme valore che ha a livello internazionale nel mondo del lavoro, del commercio e il ruolo che gioca nella migrazione di massa, e in altri campi, ormai per molti paesi l’inglese è diventata una seconda lingua, per scelta o perché sotto l’influsso di alcuni fattori. Oggi si stima che ci siano 1.35 miliardi di persone che parlano impeccabilmente inglese, o perché sono madrelingua, o perché è la loro seconda lingua. Quest’ultime ricadono proprio nelle definizione di bilinguismo. Questa stima è seguita solo dal cinese mandarino, che ha 1.1 miliardi di persone che lo parlano nel mondo.

Nel 2019, secondo Wikipedia.org, le nazioni che hanno dichiarato l’inglese come lingua ufficiale, sono 55. E alcune tra queste sono nazioni bilingue. Curiosamente però, in questo conteggio non sono compresi gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, che non hanno infatti dichiarato la propria lingua ufficiale, anche se in entrambi si parla per la maggioranza inglese. Tuttavia, questa stima non tiene conto dei luoghi in cui l’inglese viene facilmente imparato dagli abitanti. Molte nazioni, di fatto, hanno compreso che il multilinguismo è una realtà inevitabile all’interno dei propri confini, e che la lingua inglese è uno strumento che può fare da intermediario negli affari, molti governi hanno attuato delle politiche didattiche che richiedono l’insegnamento e apprendimento dell’inglese, come investimento a livello sociale e per la crescita economica. La University of Winnipeg ha condotto uno studio, in cui ha stimato la presenza di almeno 142 nazioni nel mondo in cui l’apprendimento della lingua inglese è obbligatoria dai primi anni di istruzione, e di conseguenza una buona parte degli abitanti di queste nazioni è multilingue.

Multilinguismo e plurilinguismo

Da come abbiamo potuto intuire quindi, ci sono delle differenze tra multilinguismo e plurilinguismo, e quindi i due termini non sono propriamente sinonimi. Con plurilinguismo si vuole indicare la padronanza che un individuo ha di parlare e saper comunicare in più lingue, mentre multilinguismo viene utilizzato in riferimento a Paesi o territori in cui vengono comunemente parlate più lingue.

Come sviluppare il bilinguismo?

Per chi nasce in una famiglia in cui vengono comunemente parlate due lingue, il bilinguismo diventa una realtà già dalla prima infanzia, e in questo caso si parla di bilinguismo infantile. Imparare due lingue a partire dalla tenera età può predisporre il bambino allo studio delle lingue quando sarà più grande e, al contrario di chi pensa che parlare due lingue possa rallentare l’apprendimento linguistico della lingua primaria e creare difficoltà, in realtà, studi recenti hanno dimostrato che i bambini bilingue hanno un vocabolario più ampio, rispetto ai bambini monolingue. In quest’ottica possiamo quindi affermare che non è possibile parlare di bilinguismo precoce nei bambini in senso negativo, visti i grandi benefici riscontrati.

Per altri bambini o giovani, lo studio di una seconda lingua sopraggiunge invece con l’entrata nel sistema educativo. Dall’asilo o a partire dalla scuola elementare, solitamente viene inserita almeno una lingua straniera nell’offerta formativa. In linea generale è la lingua inglese, dato che, come abbiamo visto precedentemente, è la lingua più diffusa nella società odierna.

I vantaggi del bilinguismo

Oltre ad arricchire le competenze nel curriculum, studi recenti hanno dimostrato che essere bilingue porta molteplici benefici. Sul luogo di lavoro, le persone che parlano più di una lingua, spesso registrano prestazioni migliori rispetto ai colleghi ne parlano solo una, questo grazie alla capacità di passare da un compito all’altro e focalizzarsi sui dettagli. Inoltre, un dipendente bilingue può supportare il team nelle transazioni d’affari internazionali o nei viaggi di lavoro in cui è richiesta una lingua in particolare. Nel mondo di oggi è innegabile che i vantaggi del bilinguismo nel lavoro siano impareggiabili, infatti conoscere una seconda lingua può aprire porte che ad altri sono precluse.

La psicologia del bilinguismo

L’importanza del bilinguismo è stata provata anche da ricerche psicologiche e sociali. Anche in questi ambiti, si è visto infatti che il cervello di una persona bilingue è più consapevole del proprio ambiente, motivato e meno distratto rispetto a quello di una persona monolingue. Coloro che parlano più di una lingua sono anche predisposti a prestare maggiore attenzione agli stati d’animo delle persone che li circondano in un contesto multiculturale, e questo li rende più empatici e consapevoli. Per quanto riguarda invece il bilinguismo infantile, è stato dimostrato che imparare una seconda lingua è positivo per lo sviluppo cognitivo e il progredire di abilità come il multitasking. Infine, in età avanzata, saper parlare due lingue aiuta a prevenire la demenza, l’Alzheimer e le patologie legate alla perdita di memoria e al declino cognitivo. È innegabile che i vantaggi del bilinguismo abbiamo un impatto significativamente positivo sulla vita delle persone.

Quindi se parlare più di una lingua ha tutti questi vantaggi, perché non lo fanno tutti? Alcune nazioni, specialmente quelle di lingua inglese fanno fatica a trasmettere alla società il bisogno di introdurre obbligatoriamente programmi di apprendimento delle lingue straniere, se le persone non entrano in contatto con un’altra lingua nella loro vita quotidiana. Un giorno tutto ciò, ad esempio negli Stati Uniti, potrebbe cambiare visto che lo spagnolo sta diventando sempre più parte integrante della cultura americana, dei mass media, degli affari e della politica. Ma finché questo non accadrà, e il resto del mondo abbraccerà i vantaggi del bilinguismo, gli americani potrebbero doversi affidare a VASCO Translator!

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In breve:

Il numero di persone che parla più di una lingua è sconosciuto, ma si stima che metà della popolazione umana sia bilingue. Parlare diverse lingue ha molti vantaggi, sia nel campo cognitivo che sociale, e migliora le proprie prospettive lavorative. In molte nazioni, l’inglese viene insegnato obbligatoriamente come seconda lingua nella pubblica istruzione. Ciononostante le scuole pubbliche degli Stati Uniti non richiedono lo studio di una seconda lingua. Il bilinguismo ha molti benefici, tra cui l’abilità di concentrarsi e prestare attenzione ai dettagli.

FAQ:

Qual è la differenza tra bilinguismo e plurilinguismo?

Bilinguismo è l’abilità di saper parlare senza difficoltà due lingue, con plurilinguismo si indica la capacità di parlarne 3 o più.

Quali sono i vantaggi del bilinguismo?

I vantaggi dell’essere bilingue includono l’abilità di passare da un compito all’altro, focalizzare la propria attenzione sul singolo dettaglio e agli stati d’animo delle persone che ci circondano in un contesto multiculturale.

Quali sono i benefici del plurilinguismo?

Tra i benefici dell’essere plurilingue troviamo: migliore sviluppo cognitivo, competenze longeve di multitasking e la capacità di prevenire patologie legate alla dementia senile, come l’Alzheimer, e quelle legate alla perdita di memoria e il declino cognitivo.

Quante lingue parla l’americano medio?

L’americano medio parla una lingua, l’inglese.